La spiaggia più bella del continente asiatico, secondo il prestigioso Times, è Radhanagar Beach - o semplicemente la numero sette - dell'isola di Havelock, nell'arcipelago indiano delle Andamane. Aperta per la prima volta ai turisti nel 1995, la spiaggia è meta di appassionati di immersioni e snorkeling e di chi ama la natura selvaggia, inviolata, che ricopre più dell'80 percento dell'isola tropicale. Scegliere la spiaggia più bella su un vasto territorio, perlopiù incontaminato, non è stato un compito facile: il solo arcipelago delle Andamane, nel golfo del Bengala tra India, Birmania e Thailandia, conta più di 570 tra isole e isolotti. Di queste solo una ventina sono abitate e ancora meno sono quelle attrezzate per l'accoglienza, come Havelock, con i resort e pochi alberghi dai tetti di paglia. Eppure la sabbia morbida, impalpabile e bianchissima della Radhanagar Beach, bagnata dalle più belle sfumature di blu del mare e protetta da una foresta antica di mahua, alberi alti anche trenta metri, lascia senza fiato. La candida mezzaluna di poco più di 2 chilometri si trova a 10 chilometri dal molo dei traghetti e delle piroghe, a nordovest dell'attrezzata e turistica isola di Havelock, e si raggiunge a bordo di un colorato tuk tuk, una specie di Ape aperta che corre lungo l'unica strada dell'isola. E' il rifugio di tartarughe che vi depongono le uova e dall'ormai celebre elefante Rajan che dagli anni Settanta ogni giorno fa il bagno nelle acque cristalline dell'oceano Indiano. Il vecchio pachiderma, un tempo usato per trasportare legname come altri suoi simili, è diventato il simbolo dell'isola e un'attrazione turistica perché emoziona vederlo nuotare felice e libero nelle acque della spiaggia più bella dell'Asia. Intorno non ci sono case perché è proibito costruirle se non si seguono rigidi criteri, come invece hanno fatto l'ecologicissimo resort Barefoot, immerso nella giungla e gestito da un italiano che vive in uno dei bungalow, e il Tsg Blue Resort, a cinque minuti a piedi dall'acqua.
L'isola di Havelock si raggiunge in catamarano da Port Blair, città principale dell'arcipelago delle Andamane, che arriva al porticciolo di Havelock in un'ora e mezza di traversata. Un'unica strada collega le due coste: quella dei villaggi sul lato orientale e quella occidentale, più selvaggia e affascinante. E' sufficiente camminare una trentina di minuti in direzione nordovest dalla celebre Radhanagar Beach e si arriva alle altre spiagge, tutte numerate secondo un'eredità delle compagnie inglesi che commerciavano il pregiato legno isolano e classificavano le zone in base ai campi da sfruttare.
La prima spiaggia che si raggiunge è anche conosciuta come Blue Lagoon, dove gli alti arbusti arrivano fino alla sabbia. Poco più in là si intravede la Elephant Beach, spiaggia di sabbia borotalcata, protetta dalla foresta e bagnata da un intenso mare azzurro che regala il fondale corallino più ricco dell'isola; qui vi si può anche arrivare in barca o lungo un sentiero che un tempo usavano gli elefanti che trasportavano i tronchi fino al mare. Adesso i pachidermi presenti a Havelock sono solo usati per brevi passeggiate fino all'oceano. Su questo versante ci sono anche le spiagge numero 3 e 5, due strisce di sabbia bianca con un mare tranquillissimo e attrezzati centri di immersione, che dispongono anche di bar e localini all'aperto. Per soggiornare ci sono il Wild Orchid Resort con il locale Red Snapper, dove apprezzare piatti di cucina locale accompagnati da musica rilassante, e sulla spiaggia 5 le ville con patio e i bungalow del resort Munjoh. Superata la spiaggia 5 ci si addentra su un sentiero che entra nella giungla e arriva a Kalapathar, spiaggia circondata da rocce scure che contrastano la lucentezza e limpidità delle acque dell'oceano.
I pochi resort presenti sull'isola organizzano escursioni via mare, immersioni nei punti più spettacolari e camminate guidate nella giungla, tra mangrovie e liane, perfetto habitat di numerose specie animali e vegetali endemiche.
da ANSAVIAGGI.IT |